AMICI DEI ROSPI DI POLCENIGO 

Responsabile prof. Mario Cosmo


RANE E ROSPI VITTIME DEL TRAFFICO AL PALU’ DI LIVENZA – Polcenigo (PN) - Italia

In Friuli Venezia Giulia una delle Regioni a più alta biodiversità in Italia e precisamente ai piedi dell’anfiteatro delle montagne pordenonesi in corrispondenza delle sorgenti carsiche del fiume Livenza, vi è un luogo noto come zona umida del Palù, di enorme importanza per la riproduzione e l’alimentazione di diverse specie di anfibi, quali rospi (comune e smeraldino), rane rosse (di Lataste e temporaria), rane verdi (di lessona ed esculenta), raganella, salamandra pezzata e tritoni (crestato e punteggiato).

 

Tutti gli anfibi sono protetti da norme regionali, nazionali e da convenzioni internazionali. La Rana di Lataste (Rana latastei   Boulenger, 1879) è inserita come specie particolarmente protetta nella direttiva Habitat della UE, in quanto endemica di questa area geografica.

LA MIGRAZIONE RIPRODUTTIVA

Già nel periodo gennaio-marzo, nelle serate umide e piovose quando la temperatura supera i 4° C, al primo buio della sera, inizia la migrazione riproduttiva degli anfibi adulti che scendono in gran numero dalle pendici boscate dove hanno svernato, e si dirigono verso la zona palustre per riprodursi. Infatti questi anfibi hanno bisogno dell’acqua per la deposizione e fecondazione delle uova e, successivamente, per far crescere e trasformare i girini in piccoli adulti.  Ad esempio le femmine di rospo comune possono deporre fino a 6.000 uova in file binate gelatinose. Superata la fase riproduttiva, gli anfibi adulti non strettamente legati all’acqua cominciano ad allontanarsi anche di molto dalla zona di riproduzione, per cui per il resto dell’anno si possono incontrare tra i boschi, nei prati e anche nei nostri giardini.

 

I PERICOLI DELLA MIGRAZIONE

 

Se per secoli rospi, rane e salamandre, hanno percorso silenziosamente e con regolarità lo stesso tragitto di andata e ritorno dall’acqua, in questi ultimi decenni purtroppo non è più così e ciò perché il loro antico percorso è stato tagliato da una strada, la provinciale 29, la cosiddetta Pedemontana occidentale, e il crescente traffico di automezzi ha sconvolto l’equilibrio di questa popolazione. In determinate serate di fine inverno gli anfibi in gran numero attraversano lentamente la strada, ancora intorpiditi dalla bassa temperatura, e nel tratto che lambisce il Palù di Livenza, le auto schiacciano i poveri animali e si assiste ad una vera e propria carneficina.

COSA FANNO GLI "AMICI DEI ROSPI" e L’IMPORTANZA DEL VOLONTARIATO

Da quasi 20 anni, nel periodo della migrazione, gli Amici dei Rospi intervengono con impegno, smisurata passione e in modo gratuito nel salvataggio degli anfibi dalle auto. I volontari nel mese di gennaio allestiscono delle barriere temporanee sul lato a monte della strada, poi, quando inizia la migrazione, attrezzati di torcia, guanti di gomma, secchio e gilet rifrangente, ogni sera raccolgono gli animali a ridosso della barriera liberandoli in luogo sicuro oltre la strada.

La migrazione è massima nelle serate e notti di pioggia di fine inverno, a volte con migliaia di anfibi che in poche ore si accalcano alle barriere per essere traslocati dai volontari.

 

Al termine della migrazione, le barriere vengono rimosse, per consentire il transito degli anfibi verso il bosco circostante. Questa fase comporta un minore rischio per gli animali, perché avviene in un arco di tempo più lungo e in orari di minor traffico. L’attività di salvataggio è molto impegnativa, richiede un numero elevato di volontari ogni anno, alla lunga rischia di indebolire la popolazione anfibia, e soprattutto non risolve in maniera definitiva il problema, in quanto gli adulti di ritorno e i giovani anfibi continuano ad essere vittime del traffico.

ISTITUZIONE DEL BIOTOPO PALU’ DI LIVENZA

Considerata l’elevata valenza faunistica dell’area umida, gli Amici dei Rospi per proteggere la popolazione di anfibi che frequenta il sito, nel 2018 ha proposto e ottenuto dalla Regione FVG l’istituzione di un vincolo di tutela con la creazione del biotopo naturale regionale Palù di Livenza su circa 18 ettari di superficie.

 

I SOTTOPASSI LA SOLUZIONE DEFINTIVA

In molte nazioni Europee e, più recentemente, anche in alcune regioni italiane, si opera attivamente per la salvaguardia degli anfibi più minacciati. Fra gli interventi più efficaci vi sono: la chiusura delle strade interessate da migrazioni, la creazione di habitat di riproduzione alternativi, e soprattutto la realizzazione di sottopassi per consentire l’attraversamento in sicurezza degli animali di piccola taglia, tra cui gli anfibi, nei tratti stradali interessati dalle migrazioni. Queste opere, si sono rivelate l’unica maniera per risolvere il problema dell’attraversamento in modo sicuro e definitivo per tutti i piccoli animali. Gli Amici dei Rospi sono in contatto con altri gruppi di volontari che operano in Italia e con Arge Naturschutz, associazione carinziana impegnata da oltre 30 anni nell’attività di salvaguardia della fauna, anche sulla base di queste esperienze, i volontari della Associazione Amici dei Rospi, hanno ottenuto appena qualche mese fa, da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, l’approvazione dei lavori per la realizzazione di alcuni sottopassi nel tratto di strada che attraversa il Biotopo Palù di Livenza a Polcenigo.

 

Amici dei Rospi di Polcenigo

Responsabile:

prof. Mario Cosmo: 0434-74016 – 339-1011702 - mario.cosmo.polcenigo@gmail.com